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Sostegno Genitoriale

Sostegno alla genitorialità

Stiamo vivendo tempi di straordinarie trasformazioni che devono essere affrontati sotto diversi aspetti, anche dal punto di vista del sostegno alla genitorialità. Sono tempi diversi da quelli che hanno accompagnato la nostra adolescenza e sono tempi molto distanti dai modelli genitoriali di quando noi stessi eravamo figli adolescenti. È vero, le dinamiche famigliari, le relazioni di coppia e il rapporto tra genitori e figli sono cambiati.

Chi sono i “nuovi adolescenti”? Sono adolescenti che vivono prevalentemente nell’era digitale. La realtà online, infatti, domina il campo della socialità tra i pari, penetra nella mente del giovane fin dall’infanzia. 

Il sostegno alla genitorialità
Il sostegno alla genitorialità è un intervento supportivo di tipo psicoeducativo che persegue l’obiettivo di aiutare i genitori a riconoscere e affrontare situazioni o periodi di crisi nella crescita del figlio adolescente, che hanno conseguenze sul modo di essere genitori.
I percorsi di sostegno alla genitorialità mirano a comprendere meglio la relazione con i propri figli. I colloqui hanno la funzione di orientare e aiutare a ritrovare il senso all’agire educativo, attraverso il dialogo e il confronto; certamente non verranno forniti rimedi preconfezionati, ma verrà analizzata la situazione presentata per accompagnare il genitore a ridisegnare il proprio cammino in modo autonomo e assolutamente personalizzato.

A cosa serve il sostegno alla genitorialità?

Prima di tutto, attraverso la mente del genitore, si vanno ad analizzare le rappresentazioni di sé in relazione alle rappresentazioni del figlio. Esplorare le rappresentazioni vuol dire elaborare gli affetti che stanno alla base dello stile genitoriale. Vuol dire rivedere la propria storia personale alla luce del rapporto con il figlio adolescente.

Che genitore sono? Chi è mio figlio? Quali sono le mie aspettative? Come mi sento quando sto con mio figlio?

Solo a partire da queste domande è possibile trovare risposte utili per superare il momento difficile riguardante l’esperienza di genitore di figlio adolescente. A sua volta, il mestiere di genitore riporta alla memoria i genitori che ognuno di noi ha avuto come figlio. Essere consapevoli ci porta a non ripetere eventuali errori del passato, ci rende genitori diversi, migliori e più attenti. Del resto, l’adolescente può indurre nei genitori stati d’animo e sentimenti che gli appartengono, ma che lui stesso non riesce a sperimentare o che non può tollerare.

Per esempio, sentirsi genitori impotenti con un figlio arrabbiato non è mai piacevole. Però, se si riesce a mettere il vissuto di impotenza nella giusta prospettiva del figlio, allora sarà più semplice sentirsi meno impotenti e, allo stesso tempo, guadagnare le competenze indispensabili nell’aiutare il figlio adolescente.

Quali metodologie vengono applicate? Il percorso di sostegno alla genitorialità si svolge secondo una serie di incontri e colloqui volti a:
  • comprendere la domanda e il vissuto dei genitori rispetto la relazione con il proprio figlio/i, al fine di orientarli e sostenerli nel trovare una strategia di aiuto e nel reperire interventi efficaci a seconda della situazione specifica
  • passare ai genitori gli strumenti conoscitivi che gli consentano di accrescere le loro capacità relazionali e le loro competenze educative
  • fornire una maggiore comprensione del figlio, accogliere i suoi bisogni, saperli leggere e fornire risposte adeguate allo sviluppo evolutivo del minore
  • aprire una riflessione su sé stessi, sul proprio ruolo genitoriale, trovando spazio per parlare e comprendere i propri vissuti
  • attivare le competenze interne al soggetto e in maniera più allargata nel sistema familiare al fine di favorire un processo di empowerment volto al superamento delle situazioni critiche
  • dare spazio al pensiero per creare in modo cooperativo nuove forme e nuovi pensieri rispetto al proprio agire educativo

Quando serve chiedere il sostegno alla genitorialità?

Solitamente si chiede un sostegno alla genitorialità quando sono presenti difficoltà persistenti nel rapporto con il figlio adolescente, per svariati motivi. Fra questi, i più frequenti sono:
Eventi psicosociali stressanti
un lutto o una malattia grave, la separazione coniugale o la perdita del lavoro influenzano l’equilibrio tra i membri della famiglia, con ripercussioni sul rapporto genitoriale. Ad esempio, la morte dei nonni che si sono presi cura del nipote durante l’infanzia, sviluppando un solido legame affettivo.
Crisi esistenziale del figlio adolescente
comparsa di comportamenti in direzione dell’antisocialità o della trasgressione, la discesa repentina del profitto scolastico, un’alta conflittualità intrafamiliare e una modificazione della condotta alimentare sono solo alcune delle potenziali manifestazioni della crisi adolescenziale.
Problemi nella relazione educativa
solitamente si verificano quando i genitori si sentono indecisi su come entrare in connessione con il figlio in merito a determinate scelte che lo riguardano da vicino. Oppure si riscontrano in presenza di una relazione esclusivamente emozionale, priva cioè di un ambiente regolativo. I genitori passano dall’eccesso di regole alla loro assenza, senza riuscire a mettere a fuoco, in entrambe le eventualità, quali sono le reali necessità del figlio.
Psicopatologia del figlio
in questa situazione è indispensabile per i genitori contare sul sostegno e avere uno spazio di ascolto rispetto all’impatto emotivo del disturbo psichico sul sistema familiare. L’obiettivo è definire in cosa consiste il processo psicopatologico e agevolare il percorso di cura del figlio.
Alcune situazioni di sofferenza e disperazione del figlio possono essere mascherate da atteggiamenti di ribellione oppure con il ricorso all’autolesionismo, o ancora con il ritiro in sé stessi.
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Monica Sirotti Psicologa
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